Egregio Maestro!
Sento il dovere di dirLe quanto La ammiri e La veneri. Lei non è soltanto l’impareggiabile interprete della letteratura musicale universale, le cui forme meritano la mia massima ammirazione. Anche nella lotta contro i criminali fascisti. Lei si è dimostrato uomo dalla massima dignità. Le sono inoltre profondamente grato per aver dato un impulso di significato inestimabile alla nuova orchestra. L’esistenza di un simile contemporaneo annulla molte delle delusioni che si devono continuamente subire da parte delle species minorum pentium!
Con affetto e col massimo rispetto, La saluta cordialmente il Suo,
Albert Einstein
